Non è la giornata migliore per scrivere, colpa dell’autunno arancione e del suo cielo volubile, dell’aria immota e freddina e della luce bianca che conforta poco. E anche di un pranzo domenicale storto che mi fa rimpiangere certe atmosfere familiari dove nelle strade di paese c’era odore di stufa a legna e cantina, lo stesso odore che respiravo in casa dei nonni; ero piccola e al sicuro. Un odore che ho ritrovato decine di anni dopo, appena adulta, ai pranzi della domenica in altre case; profumo di cannelloni e pollo ruspante cotti nel forno a legna, vino della cantina sociale e…