Il senso del vino per Sara

Siccome ripetere giova, eccomi con la penna rossa in mano pronta a bacchettare le dita di chi si affanna a dare definizioni avventurose ai vini assaggiati.

Quando sento dire con entusiasmo e slancio che  quel tal vino è rock!, l’autore del pensiero probabilmente si sente aggressivo, contemporaneo e pure un po’ anarcoinsurrezionalista; ma nella mia testa si forma l’immagine di Adriano Celentano, fiacco e affaticato nel tentativo vano di sembrare giovane e apparire inevitabilmente giovanile. Oppure, nella migliore delle ipotesi, il mio cervello visualizza questo video:

Peggio ancora se la definizione rock! viene data a certi vini francesi, magari belli vispi nonostante millenni passati a riposare in bottiglia. Si sa che i francesi sono schiappe in quanto a rock, perciò il mio cervello visualizzerà inevitabilmente una roba tipo questa:

Rassegnatevi, non finisce qui: a breve approfondirò il tema in Intravino.

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