Posts Tagged ‘amore’

Un’infanzia degli anni Settanta.

Le maratone natalizie sono state uno sfinimento, sia dal punto di vista emotivo che per l’apparato digerente.  Ho mangiato e bevuto di tutto, ma la bottiglia più interessante è stata quella contenente un pinot noir proveniente dalla Nuova Zelanda, dal Marlborough per la precisione; Oyster Bay, vintage 2012 ovvero un vino franco, semplice ma non sciocco. Pulito, dalla polpa golosa e la freschezza sfacciata, una bevuta senza bisogno di interpretazioni per un vino quasi didattico; un pinot noir così come deve essere.  Mia sorella viveva in Nuova Zelanda dal 1998, ed è lì che ora riposa. A volte abbiamo bisogno…

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Parole d’amore sbagliate e Sangiovese

Voglio passare il resto della mia vita con te. Tu lo vuoi? Stavano bevendo una bottiglia di Giovanna Morganti – Le Trame 2013; era suo desiderio stapparla perché voleva concludere una giornata perfetta trascorsa senza effetti speciali fatta di regolare, cadenzata e confortevole routine quotidiana. Gli rispose che lo amava tantissimo. Amare tantissimo. È ridondante, pleonastico, del tutto inutile quantificare l’amore. Si è mai sentito dire ti amo abbastanza, o peggio ancora, ti amo poco amore mio? Tanto o poco, è da dilettanti aggiungere la quantità quando pronunciare le due parole vale solo se si sente quella fitta un po’…

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L’amore è sopravvalutato, per questo esiste il vino.

Un anno fa esatto. Un anno fa ero felicemente uscita dal tunnel delle aspettative; non pretendevo più niente da nessuno e vivevo il mio personale nirvana guadagnato a colpi di ferite mortali cauterizzate alla bell’e meglio. Desideri azzerati, aspirazioni sopite, nessuna sorpresa. Stavo benissimo. Tutto era rassicurante e prevedibile fino a quella bottiglia di Lelarge-Pugeot Brut Nature bevuta  di notte a Genova in un rollo dalla decadenza maestosa, che mi ha scagliata fuori dalla bolla confortevole nella quale non vivevo ma mi garantiva il totale controllo delle giornate. Da allora è stata la fine. Innamorarsi è la cosa peggiore che…

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L’utilità di un pomeriggio inutile

Sono uscita dall’enoteca molto tardi, ma con lo stomaco leggero di chi ha fatto tutto quello che c’era da fare, persino qualcosa in più. Non sono entrata in casa; ho parcheggiato e sono salita in centro a piedi, senza uno scopo preciso. Pochi soldi: più che lo shopping mi voglio concedere dell’hard watching, quello con un po’ di bava alla bocca, tanto per creare delle aspettative che non verranno soddisfatte a breve. Evabbe’. Camminando lungo Corso Vannucci con il naso per aria in un’ora di cui avevo dimenticato l’esistenza, la testa ha cominciato a ragionare seguendo il solito percorso, noto solo…

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Dichiarazione di dipendenza

Mi mette parecchio a disagio questionare sull’ammòre, anche quando sono con le mie sorelle o con gli amici più intimi e si inizia a parlare dei massimi sistemi, magari dopo una solenne bevuta. Alberoni mi è sempre stato un po’ sul culo, con le sue incommensurabili ovvietà spiattellate sulla prima pagina del Corsera, quegli sciocchi articoli caramellati che descrivevano storie d’amore  alla violetta, nato o finito, pubblicate ogni lunedì. Ricordo con affetto che spesso mio padre li ritagliava e me li presentava sotto gli occhi, nel vano tentativo di calmare la mia iracondia dovuta a un fidanzato che deludeva le…

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