Browsing Category Cosa si dice

Quando la toppa è peggio del buco.

Durante una chiacchierata domenicale con un noto e sagace vignaiolo dell’orvietano e a seguito di una concisa serie di considerazioni, le mie sinapsi hanno permesso di fare luce su alcuni momenti di vita vissuta che avevano lasciato nella mia memoria a lungo termine una sensazione di nebuloso disagio. Capita a volte di ricevere da persone conosciute da poco o da amici di lunga data, quelli che vorrebbero essere complimenti  ma  quando vengono formulati sortiscono tutt’altro effetto. Così quando l’amico ritrovato ti scrive a cuore aperto “dai modi eri comunque una donna che non avrei mai frequentato perché le becere chiacchiere…

Continue Reading
4 Comments

Ti amo: maneggiare con cura (processo alle intenzioni)

[Per aver pensato e detto una cosa con troppa enfasi prematura, l’Attore si sente esposto come se avesse subìto un attacco di colite in pieno corso Vannucci alle 18:30 nel 1995, quando era ancora il salotto buono della città] Vorrei rispondere a quanto si chiede, però posso farlo solo dal punto di vista che conosco a memoria ovvero quello di una donna che con tenacia ha saputo perseverare l’errore di esporsi sempre per prima, sempre troppo, sempre nel momento meno opportuno. O almeno, Signor Giudice, questo è il punto di vista dell’accusa. Vede, ci sono donne che si innamorano seriamente…

Continue Reading
2 Comments

Aiuto! Sono diventata una botte di terzo passaggio.

[ Dedico questo post quasi celebrativo alle donne della mia famiglia, scusandomi con quelle che non ho menzionato ma che ci sono. Mi sono svegliata di buon umore, sarebbe un peccato non approfittarne. Mi dispiace se si percepisce un po’ di autoreferenzialità: in verità vorrei che quanto scritto possa essere di conforto a chi non sta passando un buon momento. Vabbe’ la sto facendo troppo lunga] Era tutto così evidente, talmente evidente che non è stato possibile notarlo. Nella mia famiglia, le relazioni funzionano se e solo se lui non è del posto. Meglio addirittura se straniero. Ancor meglio se straniero che…

Continue Reading
3 Comments

La Fillossera in famiglia

Disclaimer: Questo post pieno di luoghi comuni è in piccola parte autobiografico, mentre il resto è frutto di grandi chiacchierate archiviate nel corso di una lunga serie di confidenze. Data l’onestà con cui è stato trattato il tema, si è resa necessaria la presenza di un altrettanto onesto Sangiovese in purezza in generose quantità. Vi assicuro che nessun Sangiovese è stato maltrattato nella stesura di questo ragionamento. Anzi. La Fillossera è femmina, fondatrice, si riproduce per partenogenesi, si insedia nella foglia ospite e divora le radici della vite. Non serve aggiungere altro. È un dato certo e comprovato che nella…

Continue Reading
4 Comments

Brut Méthode Champenoise “Le Grandes Attentes” de Mme Boriosovka

Come è potuto succedere? Dove sono finita? Ero uva  vivace, acerba. Non sono mai stata smaliziata, o almeno non lo sono stata fino a quando ho messo il naso fuori casa. Curiosa e timida (sì, straordinariamente timida) ho sempre osservato senza mai espormi troppo più per paura di dire sciocchezze che per mancanza di argomenti. All’inizio ero una cuvée di poche qualità e nessuna di queste particolarmente risonoscibile. Con le prime infatuazioni e il lavoro durante gli studi universitari, ho vissuto la fase propedeutica alla vita. Il primo amore è stato le liqueur de tirage che mi ha dato gli…

Continue Reading
7 Comments

Le mie peggiori amiche.

Archiviate le mollezze estive, l’anno nuovo ha inizio. Mi ritrovo a cercare con insistenza le compagne di bisboccia realizzando che mi piace bere con le donne. Anzi, preferisco di gran lunga la loro compagnia a quella maschile quando voglio aprire qualche bottiglia. Di professioniste del bicchiere ne vanto un dignitoso palmares. Di solito per le bevute serie, quelle da artiglieria pesante da ingollare col mignolino all’insù, ricorro a Maria Vittoria e Marta. Loro sono belle, spregiudicate e soprattutto sono sommelier. In mezzo a quelle due mi sento al sicuro; saprebbero trovare qualcosa di interessante anche nel descrivere la sciacquatura dei piatti,…

Continue Reading
1 Comment

Un Brunello val bene un anello?

Quei due erano affiatati, bellissimi ed entusiasti, ma si trovavano nel momento storico in cui o si prendeva una direzione, oppure si lasciava tutto senza troppi rimpianti visto che l’età era dalla loro. Così, durante una domenica di fine agosto – una di quelle domeniche in cui si percepisce che l’estate si è ufficiosamente chiusa, dai colori gialli come rimangono impressi nello struggimento di certi ricordi – decisero di fare una piccola gita in auto, senza andare troppo lontano ma cercando paesaggi diversi da quelli a cui erano abituati, quasi a voler dare una spinta all’impasse in cui si trovavano.…

Continue Reading
7 Comments

La vita profuma di Carso.

Il solito temporale estivo che tutti aspettano. Pioviggina e sbocconcello schifezze passando dal dolce al salato senza curarmene. In tv c’è Ramsay che impiastriccia una casseruola con troppe salse speziate, dà l’idea che le pietanze cucinate abbiano tutte più o meno lo stesso sapore a causa della senape che mette ovunque. Spiaggiata davanti al PC in attesa che qualcosa accada, penso. Fittamente. C’è stato un tempo in cui io sono stata molto felice. Quella felicità ha un sapore definito, chiaro e pulito; il sapore dei vini del Carso: Kante, Zidarich, Skerk, Sutor, Radikon quelli a cui sono più legata, e…

Continue Reading
0 Comments

Gallina vecchia fa schifo (i miei unici quarant’anni).

La leggenda narra che, ultima di tre figlie femmine, quando nacqui il dottore uscì dalla sala parto trafelato e scuro in volto: “signor Boriosi, mi dispiace”, disse. Si può immaginare il terrore che provò mio padre in quel momento. “ È un’altra femmina”. Ci vollero poche frazioni di secondo per far gonfiare mio papà come un toro: “È sana?”, chiese, e alla risposta affermativa esplose trattenendosi a stento dall’appiccicare il dottore al muro: “Ma a lei cosa gliene importa se è femmina, a me le figlie femmine piacciono, si limiti a fare il suo lavoro!”. Erano gli anni Settanta, e…

Continue Reading
5 Comments