Mi ci sono voluti diversi bicchieri per arrivarci; del resto si chiama vino da meditazione. E quando un vino lo si definisce così, io me lo immagino nel bicchiere in mano a uno stilita cristiano cencioso ma saggio, mentre se lo beve a sorsini brevi ragionando sulle debolezze umane. Io che stilita non sono (anche se mi piacerebbe tanto diventarlo per comodità: nessun obbligo sociale da assolvere, nessuna ceretta da affrontare a nervi saldi, un unico capo di abbigliamento da declinare in tutte le stagioni, tanto tempo per pensare grattandosi la testa), ci ho messo un bel po’ per dipanare…