Posts Written On Luglio 2015

1988 – grande annata personale.

In queste poche pagine non ho mai nascosto il sogno di lavorare nel settore enologico. È accaduto dunque che con i colleghi del corso sulla commercializzazione del vino nei mercati internazionali -un corso che con il nobile scopo di esportare il meglio della produzione enologica regionale, ha radunato una quindicina di professionisti dell’alcol dediti alla convivialità estrema- sono andata in visita presso una cantina che rappresenta il fiore all’occhiello delle aziende vitivinicole del Centro Italia, ovvero la Cantina Lungarotti. Non mi soffermerò a descrivere quanto accogliente e ordinato sia il wine shop, né di come sia meticolosa e amorevole la…

Continue Reading
1 Comment

La vita profuma di Carso.

Il solito temporale estivo che tutti aspettano. Pioviggina e sbocconcello schifezze passando dal dolce al salato senza curarmene. In tv c’è Ramsay che impiastriccia una casseruola con troppe salse speziate, dà l’idea che le pietanze cucinate abbiano tutte più o meno lo stesso sapore a causa della senape che mette ovunque. Spiaggiata davanti al PC in attesa che qualcosa accada, penso. Fittamente. C’è stato un tempo in cui io sono stata molto felice. Quella felicità ha un sapore definito, chiaro e pulito; il sapore dei vini del Carso: Kante, Zidarich, Skerk, Sutor, Radikon quelli a cui sono più legata, e…

Continue Reading
0 Comments

Gallina vecchia fa schifo (i miei unici quarant’anni).

La leggenda narra che, ultima di tre figlie femmine, quando nacqui il dottore uscì dalla sala parto trafelato e scuro in volto: “signor Boriosi, mi dispiace”, disse. Si può immaginare il terrore che provò mio padre in quel momento. “ È un’altra femmina”. Ci vollero poche frazioni di secondo per far gonfiare mio papà come un toro: “È sana?”, chiese, e alla risposta affermativa esplose trattenendosi a stento dall’appiccicare il dottore al muro: “Ma a lei cosa gliene importa se è femmina, a me le figlie femmine piacciono, si limiti a fare il suo lavoro!”. Erano gli anni Settanta, e…

Continue Reading
5 Comments

Uomini e degustazioni.

Non so voi, ma io –che per carattere sono portata a diffidare dell’abuso di alcune parole- non capisco il senso della degustazione. Nel significato più profondo, e declinato in tutti gli aspetti che il mio cervello sfinito possa immaginare. A meno che non si tratti di specialisti che per professione si accingono a definire le qualità organolettiche di una materia prima, trovo che ultimamente ci sia un esubero di degustatori. A giudicare dal sovraffollamento delle palestre, causa vizi estremi, direi che siano in pochi a degustare veramente. Sotto la falsa promessa della cena con degustazione, infatti, si ritrovano torme di…

Continue Reading
5 Comments

Pubbliche vergogne e virtù private.

Alle esperienze ci sono sempre arrivata con l’ultimo treno disponibile. O meglio, per dirla nel modo giusto, potrei definirmi una vendemmia tardiva. Ho scoperto il vino tardi, molto tardi nonostante la mia famiglia vanti un quarto di sangue veneto. Ricordo che la prima volta che bevvi un prosecco fu a ventidue anni, qualche minuto prima di entrare in un club. Fu il mio amico e mentore* a imporre quel bicchiere troppo gassoso, e bevuto tutto d’un fiato mi sentii la regina di Saba: perfetto per una notte spesa a ballare. Una volta rotto il fiato, sono seguite bevute più o…

Continue Reading
1 Comment

Il rischio di essere felici.

Il punto è che mi piacerebbe che la mia passione per il vino diventasse una professione, e che da sempre Roy Ayers mi ha portato fortuna. Ma partiamo da Roy Ayers. Questo signore dall’espressione gioviale e dal sorriso irresistibile ha l’età di mio padre, e come lui è del segno della Vergine. Quando ho lanciato il mio primo grido al mondo, Roy e mio padre avevano quasi  35 anni e condividevano baffi simili. Erano fichi, come si era fichi negli anni 70: magrissimi e con tanti capelli crespi, occhiali a goccia e abiti striminziti. Roy Ayers è sempre stato presente…

Continue Reading
0 Comments